L’inizio di un nuovo ciclo

di Andrea Cauda
Andrea Cauda - Modena 2022 | Foto di Alessio Rastrelli
Andrea Cauda – Modena 2022 | Foto di Alessio Rastrelli

Dopo due anni di assenza e dopo l’ultimo Campionato svolto nel 2019 in Grecia, finalmente abbiamo potuto partecipare ai Campionati Europei di Iaido in quel di Modena. Come sempre, la CIK si è distinta per un’eccellente organizzazione e collaborazione tra le varie persone, svolgendo un ottimo lavoro in poco tempo. 

Quindi un enorme grazie va soprattutto ai protagonisti che l’hanno reso possibile.

Passando al vivo della pratica e delle competizioni, è stato emozionante rivedere tanti amici e compagni e riprendere da dove ci eravamo fermati, prima della pandemia.

In questo senso, la nostra Nazionale si è trovata ad iniziare (con un po’ di ritardo) un nuovo promettente ciclo: dopo diversi anni sotto la guida di Claudio, quest’anno nei panni del Coach c’era il mio carissimo amico Andrea Setti, coadiuvato dalle Team Manager Anna e Monia.

Non dimenticando i risultati, che sono stati più che eccellenti, in particolar modo la medaglia d’argento nella gara a squadre, non posso non sottolineare il grandissimo lavoro svolto da Andrea, praticamente in solitaria.

Gli allenamenti online durante la pandemia e una pesante eredità da portar sulle spalle, così come un’aspettativa sulla continuità dei progressi raggiunti, non lo hanno affatto intimorito e i risultati del suo carisma si sono visti durante queste giornate. 

Un gruppo molto unito, giovane, con facce nuove che si sono integrate alla perfezione con noi veterani, sono stati gli elementi in più che certamente hanno contribuito a creare un clima ideale per gareggiare serenamente e senza troppe pressioni.

La parte più difficile dell’esser a capo di una squadra, è quella di creare un bel gruppo coeso e Andrea, che come tutti sappiamo ha queste innate capacità di unione, divertimento e condivisione, ci è riuscito appieno.

Credo che a tutti i componenti della squadra rimarrà un bellissimo ricordo di questa esperienza, in particolar modo per chi si affacciava per la prima volta sul palcoscenico europeo, nella speranza, come sempre, che sempre più persone vengano coinvolte.

Se lo spirito e l’impegno sarà quello dimostrato durante questi Campionati, sarà una crescita e un successo assicurato per tutti.

Dal punto di vista personale, dopo aver preso il 6 dan, ho certamente sentito un peso di responsabilità diverso sulle spalle, verso i praticanti più giovani e verso la Nazionale stessa, che mi ha donato sensazioni nuove ed estremamente piacevoli. Era la prima volta dopo tantissimi anni che non partecipavo alla gara a squadre, e vedere i nostri ragazzi da fuori è stato emozionante e al contempo stimolante, nel voler vedere crescere sempre di più lo Iaido italiano. 

Credo che questo passi adesso anche da un nostro contributo, mio, di Luca (complimenti per il 6 dan, di nuovo!), di Andrea, di Gege e così via.. in modo che un passaggio di consegne possa avvenire gradualmente e con le giuste basi, per fare ancora meglio di quanto già fatto in passato a vari livelli.

Questo si denota, credo, anche dall’attenzione posta da Kusama Sensei, nello specifico, verso i gradi alti durante il Seminario svoltosi nella giornata di venerdì. 

Sulla scia di quanto detto a Budapest a giugno, il Sensei è stato molto attento alla parte tecnica, rimarcando più volte come, essendo la maggior parte di noi istruttori e insegnanti, sia prioritario imparare e migliorare nella nostra pratica, in modo da trasmetterla correttamente ai più giovani. Non si è risparmiato in qualche critica più o meno velata, in modo da far intendere come non si debba adagiarsi sul grado conseguito, ma continuare ad allenarsi con consapevolezza e costanza per aiutare il movimento a crescere.

Il prossimo anno ci aspetteranno in Germania, a Monaco di Baviera! L’invito è aperto a tutti, anche ai più dubbiosi, di partecipare agli allenamenti che verranno organizzati durante l’anno, in modo da assaporare cosa vuol dire far parte della Nazionale.

Andrea Cauda

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Iaido 5° dan e Coach della Nazionale Italiana di Iaido dal 2019
Psicologo e Psicoterapeuta, è 6° dan di Iaido, che pratica dal 2004. Dal 2018 è anche Arbitro Nazionale. Molto interessato alle possibili applicazioni della psicologia nella pratica del Dojo, degli esami e delle competizioni, così come allo sviluppo di metodologie che facilitino i processi di cambiamento e miglioramento personale.
Nato a Catania nel 1991, laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, lavora come Software Engineer presso aziende americane. Oltre la tecnologia, nutre una profonda passione per le arti marziali, praticando Karate per 8 anni e successivamente, dal 2016, Iaido.

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